Con il rengineering dei sistemi di accountability dell’ufficio speciale per la ricostruzione dell’Aquila cresce sempre più l’importante ecosistema di innovazione, presentato tra l’altro allo Smart City Expo & World Congress di Barcellona 2019, costituito in particolare dai seguenti strumenti e progetti in corso:
Progetto Smart Tunnel: opera di ricostruzione dei sottoservizi della città dell’Aquila, considerata la più importante commessa pubblica del post-sisma con un valore complessivo di 80 milioni di euro, 38 milioni solo per il primo stralcio, stanziati dalla Delibera Cipe 21 dicembre 2012, che è costituita da un tunnel che occupa praticamente tutto il centro storico, 17 km solo il primo lotto dove in maniera innovativa ed unica al mondo, per una città già esistente, sono allocate le reti di distribuzione idrica, le fognature, la rete elettrica a basso e media tensione per l’illuminazione pubblica e privata, la rete gas metano, la rete telefonica e quella a fibra ottica per il collegamento dati. Lo Smart Tunnel è un’opera che serve ad ottimizzare e migliorare la gestione dei sottoservizi della città eliminando la presenza dei cavi.
ZTE, primo fornitore mondiale di fibra ottica, utilizza lo smart tunnel per testare in anteprima mondiale nuove fibre si trasmissione dati, e per tale motivo ha insediato un proprio incubatore tecnologico a L’Aquila.
Progetto 5G: il progetto di sperimentazione della tecnologia 5G nel Comune dell’Aquila è stato promosso dal Ministero dello sviluppo economico, che lo sta realizzando tramite una partnership composta da Open Fiber, società compartecipata di Enel e Cassa depositi e prestiti, e Wind Tre. L’Aquila è stata scelta come città pilota, insieme con Prato, Milano, Bari e Matera, per l’implementazione della nuova tecnologia che, grazie ad una velocità di trasferimento dati elevatissima, aprirà la strada a nuovi servizi, dalle telecamere di videosorveglianza in grado di riconoscere volti e persone, a visite mediche da remoto, da tour personalizzati nei musei a reti di distribuzione dell’energia autoregolanti.
Anche grazie a tale opportunità Zte Italia ha realizzato il primo Centro italiano di innovazione e ricerca sul 5G, al Tecnopolo d’Abruzzo del capoluogo, in località Boschetto di Pile, dopo un accordo sottoscritto il 12 ottobre 2017 tra l’Università e la multinazionale cinese presente in Italia con oltre 600 dipendenti, che ha base nella città di Shenzhen, leader mondiale nel settore degli apparati per telecomunicazioni e delle soluzioni di rete.
Progetto Casa delle tecnologie emergenti: si sta attivando una “Casa delle tecnologie emergenti”, un centro di trasferimento tecnologico finalizzato a supportare progetti di ricerca e sperimentazione, a sostenere la creazione di startup e a favorire il trasferimento tecnologico verso le PMI, sui temi del Blockchain, dell’IoT e dell’Intelligenza Artificiale. Finanziato dal Mise rappresenta una delle dieci esperienze più importanti in tal senso in Italia.
Progetto CUIM: si sta realizzando un Centro per la raccolta e gestione di big data in ambiente urbano con la realizzazione di misure dedicate alla ricostruzione, alla simulazione numerica di eventi sismici, alla valutazione del rischio, al monitoraggio ambientale, realizzando una mappatura digitale della città dell’Aquila, della sua area metropolitana e dell’intero cratere sismico ottenuta con sorvolo di droni, che si andrà ad aggiungere agli strumenti sopra citati; in effetti quello della ricostruzione digitale dello stato dei luoghi subito dopo il terremoto è stato uno dei problemi principali affrontati, a cui oggi si sta dando risposta con questo metodo di riproduzione dall’alto.
Progetto EX-EMERGE: è in allestimento un Centro di Eccellenza universitario in cui si stanno sviluppando soluzioni ICT di supporto a processi di guida autonoma dei veicoli, con nuove funzionalità di navigazione avanzata basata su tecnologie emergenti, quali il veicolo connesso, la cybersecurity e la geo-localizzazione, con lo sviluppo prototipale di soluzioni innovative su veicoli commerciali, per renderli “pronti” a far fronte a situazioni critiche in cooperazione con gli altri mezzi di soccorso attraverso processi di coordinamento automatizzato.
Progetto Smart Grid: mediante un accordo di programma tra il Comune dell’Aquila e l’Enel, e grazie a un finanziamento Cipe di 16 milioni, l’Aquila ha iniziato il suo cammino verso la realizzazione «di una città intelligente ed ecosostenibile», con l’obiettivo di potenziare l’attuale rete di distribuzione dell’energia elettrica, garantendo in tal modo l’integrazione ottimale di nuovi impianti a fonte rinnovabile che sono stati installati sul territorio cittadino e nuovi servizi.
Enel ha provveduto all’adeguamento delle cabine primarie e secondarie che alimentano la città, con moderni standard di protezione e controllo, nonché l’applicazione di dispositivi (quali i trasformatori a basse perdite) per migliorare l’efficienza complessiva del sistema.
Il progetto ha permesso di sensibilizzare e ‘responsabilizzare’ i cittadini in relazione ai consumi domestici di energia elettrica. E’ stato consegnato gratuitamente a tutti gli abitanti un dispositivo in grado di ‘comunicare’ con la nuova rete elettrica intelligente e di restituire agli utenti in modo semplificato i dati relativi ai propri consumi nell’arco dell’intera giornata (o alla eventuale energia autoprodotta e immessa in rete) direttamente su pc, smartphone o tablet. Le informazioni raccolte sono state poi analizzate da Enel, che ha potuto così fornire ai singoli utenti suggerimenti pratici per ridurre il consumo di energia. Sono già stati distribuiti oltre 40.000 dispositivi.
Progetto INCIPIT e Anello Ottico: il progetto INovating CIty Planning through Information and Communication Technologies si pone l’obiettivo di realizzare componenti essenziali e abilitanti per lo sviluppo urbano innovativo e per il supporto alle attività di ricerca, nel pieno rispetto delle competenze scientifiche dell’Ateneo aquilano e delle vocazioni proprie della città.
Alla base del progetto INCIPICT c’è la realizzazione di una rete metropolitana consistente in un anello in fibra ottica dedicato alla Pubblica Amministrazione, alle Scuole e all’Università. Attraverso questa infrastruttura è possibile fornire ai cittadini (comprendendo in questa categoria anche gli studenti fuori sede dell’Università) servizi innovativi nonché rendere più efficienti le amministrazioni coinvolte.
Il progetto sta facendo fa leva sulle competenze scientifiche e la rete di relazioni dell’Università, e prevede di sviluppare attività di ricerca e sperimentazione relative alle tecnologie innovative nelle reti ottiche e radio e nei servizi avanzati che su tali reti è possibile offrire. Lo sviluppo di tali componenti innovative è alla base dei concetti di Smart City e Internet delle Cose (IoT – Internet of Things) e, una volta messe in campo le attività sperimentali previste, si disporrà di un contesto urbano assimilabile a un laboratorio attraverso il quale indirizzare lo sviluppo innovativo della città e richiamare l’attenzione della comunità scientifica nazionale e internazionale.
Particolare attenzione viene rivolta a tre applicazioni di riferimento per il progetto e ritenute particolarmente significative per la città. Si tratta dei seguenti ambiti:
- monitoraggio strutturale degli edifici, effettuato mediante reti di sensori wireless e finalizzato all’individuazione di vulnerabilità strutturali;
- gestione degli edifici orientata all’efficienza energetica basata sull’analisi dei dati di impianto e ambientali;
- valorizzazione dei beni culturali attraverso le tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni con l’obiettivo di arricchire l’esperienza turistica.
Le iniziative a supporto della ricerca coinvolte nel progetto sono molteplici.
Nell’ambito delle trasmissioni ottiche vengono svolte attività basate sullo sviluppo di modelli per dispositivi ottici a semiconduttore, sulla multiplazione spaziale e sulla rivelazione diretta.
Progetto FIRST (Fiber Infrastructure for Research on Space-Division Multiplexed Transmission): coordinato dall’Università dell’Aquila, nell’ambito del quale, insieme ai Politecnici di Milano e Torino, l’Università di Padova e la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, saranno svolti esperimenti di trasmissione nella nuova infrastruttura ottica aquilana: un importante obbiettivo che valorizzerà l’originario progetto di INCIPICT e traccerà sicuri sviluppi futuri.
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